di Renzo Spanu*
Oggi vorrei spiegarvi cosa succede durante la gravidanza e il motivo per cui ci si può rivolgere all’osteopatia.
Innanzitutto facciamo una piccola lista della spesa di quello che contiene l’addome ed il piccolo bacino di una donna.
– fegato e cistifellea
– milza
– stomaco
– pancreas
– due reni, due surreni, due ureteri e una vescica
– duodeno, intestino tenue e colon
– utero, tube e ovaie
A questi vanno aggiunte: vene, arterie, nervi, vasi linfatici, muscoli e vari connettivi di riempimento.
Al di fuori della gravidanza, tutto questo contenuto lavora e si muove in modo armonico. Quasi sempre…
Ma cosa avviene durante la gravidanza?
Su questo sito americano, ci sono degli esempi meravigliosi riguardo l’aumento delle dimensioni dell’utero durante la gravidanza.
Si passa dalle dimensioni di un’arancia fino a quelle di un cocomero!
Ma il problema è che l’utero è inserito all’interno di un sistema chiuso (ricordate quando vi parlai della pentola a pressione?). Un sistema che è costretto ad adattarsi alle modificazioni progressive dell’utero.
Volete un esempio alla Scrocknroll?
Eccolo!
Immaginiamo l’addome di una donna come uno zaino da viaggio dove, in modo molto accurato e preciso, sono stati messi vestiti ed altri capi di abbigliamento.
Al centro di questo zaino ci sta un’arancia. Che sta lì.
D’un tratto, l’arancia diventa un pompelmo e poi una papaya.
E mentre si trasforma, questa papaya comincia a premere e a spingere i vestiti verso le pareti dello zaino.
Quando si avvicina il terzo trimestre, la papaya si è trasformata in un cocomero. Immaginate quindi un cocomero che prepotentemente spinge camicette, maglioncini e tshirt in modo costante.
Cosa avviene ai vestiti che sono costretti a spostarsi e pressarsi fra loro per far posto al cocomerone?
SI spiegazzano, si stropicciano, si accavallano gli uni con gli altri.
Poi, quando si arriva a destinazione, si apre lo zaino, si toglie il cocomero e che succede?
I vestiti restano spiegazzati e magari ci impiegano qualche giorno per tornare alla posizione iniziale.
Ora torniamo all’anatomia dell’addome femminile.
In questa foto (tratta dal sito https://birthingbliss.wordpress.com/tag/pregnancy/), vedete le modificazioni e gli spostamenti degli organi interni durante l’accrescimento fetale.
Adesso è più chiara l’origine di lombalgie, difficoltà digestive e problemi urinari durante i nove mesi di gestazione.
Ma cosa può fare l’osteopatia?
L’approccio osteopatico alla donna in gravidanza punta soprattutto sull’alleviare determinati disturbi di origine viscerale o osteoarticolare aiutando le strutture a sopportare questi spostamenti e queste pressioni.
Si potrà lavorare sulle articolazioni tra l’osso sacro e le ossa iliache, per allentare tensioni che sono dovute all’allargamento dei diametri del bacino per far posto al nascituro.
Si aiuterà, per quanto possibile, il buon funzionamento del tratto intestinale lavorando sulle ali iliache e sul diaframma.
Ma il vero aiuto lo si potrà dare subito dopo il parto.
Infatti, mentre nel nostro zaino le cose si sono accavallate e spostate pian piano, con il parto le modificazioni sono più rapide.
Il parto, se lo vogliamo paragonare a qualcosa alla Scrocknroll, lo possiamo paragonare ad una libreria piena zeppa di libri dalla quale ne vengono tolti di colpo alcuni.
Che succede?
Eccovi un paio di foto di uno scaffale della mia libreria…
Prima
e dopo
come potete vedere, i libri sono collassati gli uni sugli altri.
La stessa cosa (più o meno..vi ricordo che io parlo per iperbole e quindi non dovete immaginare il fegato e lo stomaco che crollano verso il basso in modo rovinoso) accade ai visceri addominali che, dopo nove mesi, perdono il supporto dell’utero in 12/18 ore.
In questo caso, il ruolo dell’osteopatia è di occuparsi di tutte quelle situazioni di dolore o di disfunzione che possono verificarsi a carico dei visceri o delle articolazioni. Ad esempio, sono frequenti le lombalgie e le pubalgie post-gravidiche così come non è raro avere difficoltà digestive nelle settimane dopo il parto.
Ma la cosa veramente fondamentale dell’approccio osteopatico alla donna in gravidanza risiede proprio nell’essenza stessa dell’osteopatia: aiutare il corpo a reagire/agire da solo. Sopratutto in un momento in cui la donna ha necessità di affidarsi a trattamenti ed approcci che non abbiano controindicazioni.
*la foto di apertura dal sito www.det.it