di anonimo
Intervistiamo i tre Re Magi al ritorno da Betlemme, dove hanno recato i loro doni al Divino Pargolo.
Ecco Gasparre sul suo cammello fuori serie, elegantissimo turbante di seta e cintura di pietre preziose: “Io ho portato oro, il mio regno ne produce in abbondanza e spero che la benevolenza divina rimanga su di noi”.
Ed ecco Melchiorre, su un altro animale maestoso, in vesti regali: “Io ho portato incenso, che è il principale prodotto del mio regno; quest’anno il prezzo dell’incenso è ancora salito, grazie Signore”.
Ed ecco – un po’ in disparte – Baldassarre. Non sembra all’altezza dei suoi colleghi, monta un cammello spelacchiato, non ha sete né gioielli..
“Beh, come va maestà?” gli chiediamo.
“E come vuole che vada? Il mio regno produce solo ‘sta cavola di mirra, che nessuno sa che cosa è!
I colleghi qua dicono che loro la mirra la regalano e poi mi dicono che farci la pubblicità – su una cosa che dovrà essere donata a Nostro Signore – non sta bene. Facile per loro che hanno oro, incenso e tante altre cose. Ma – sai che ti dico? Adesso che sono davanti alle telecamere non mi faccio scappare l’occasione!”
“Cosa fa Maestà?!”
Ma Baldassarre ha afferrato il microfono e comincia ad urlare:
“Mirra, belli fuori, puliti dentro!”
“Mirra, e sai cosa bevi!”
“Mirra…” non fa in tempo a finire il terzo slogan, quando uno degli altri due sovrani gli strappa il microfono dalle mani e l’altro lo placca spingendolo via dalle telecamere, mentre lo rimprovera severamente: “Vergogna Baldassarre, quante volte ti dobbiamo ripetere che UN RE NON FA PUBBLICITÀ?”
Questa favoletta, un divertissement come direbbe un vecchio amico, ha una doppia morale.
Se da un lato è facile indovinare a quale dei tre doni corrisponde la nostra povera osteopatia, è meno evidente – e richiede una certa dose di consapevolezza –discernere quale tipologia di osteopata è impersonata dai Magi ricchi e chi è quello che ha solo mirra da donare e/o da vendere.
Anzi su questo quesito lanciamo un concorso. Tra i vincitori sarà sorteggiato un magnifico cofanetto di mirra. 🙂