Dopo l’articolo molto tecnico di Dario Vitale, ci piace riproporre lo stesso argomento in chiave Scrocknrol (cioè spiegato anche ai non addeti ai lavori)
Oggi non vi darò idee per ottimizzare l’utilizzo della vostra lavatrice. E nemmeno un trucchetto per stirare rapidamente le gonne a pieghe.
Voglio invece spiegare come mai i nostri visceri sono tra le parti del nostro corpo che subiscono maggiormente la forza di gravità e i problemi posturali.
“E cosa c’entrano i panni?” direte voi? È l’esempio alla “SCROCKNROLL” di oggi. (che, tra l’altro, si mostra per la prima volta sul suo blog!)
I panni stesi ad asciugare. Sul filo in balcone, sullo stendino in bagno o in terrazza. Dovunque vengano messi ad asciugare, i panni hanno bisogno di un requisito fondamentale: devono essere stesi su fili orizzontali. E devono essere stesi in modo uniforme distribuendo bene il peso su tutto il filo.
Ma cosa succede se qualche buontempone ci fa uno scherzo e mette in verticale il filo sul quale abbiamo steso i nostri panni?
I panni si ammasserebbero gli uni sugli altri. L’asciugatura sarebbe lunga, difficoltosa e poco efficace.
Risultato? Una schifezza.
Se il filo per stendere magicamente diventa verticale, siamo costretti ad inventarci un sistema per far sì che i panni possano assumere una posizione perpendicolare al filo.
Questo sistema sarebbe difficoltoso e dovrebbe tener conto di numerose variabili: essere un sistema stabile ma non rigido per evitare che un vento troppo forte si possa portare via tutto; essere facilmente gestibile; avere dei sistemi che permettano di mettere ad asciugare sia un calzino che una tovaglia.
“Ok. Ci hai spiegato come stendere i panni. Ma cosa c’entra questo con il nostro corpo e con l’osteopatia?”
C’entra! Perchè i nostri visceri sono legati alla colonna vertebrale come i panni sono stesi al filo.
Piccola parentesi anatomica (che sarà breve e il più semplice possibile)
Come potete vedere, gli organi addominali sono tenuti da una struttura fasciale. E questa struttura è il nocciolo di tutto. È il PERITONEO e, nello specifico, la RADICE DEL MESENTERE.
Il peritoneo è una struttura connettivale che collega, nutre, sostiene, mobilizza e connette tutti i visceri addominali.
La radice del mesentere è la struttura che tiene in posizione l’intestino tenue. Questa radice si attacca alle vertebre lombari e si apre a ventaglio per dare innervazione, vascolarizzazione, nutrimento e sostegno a tutto l’intestino.
Per capirci: stiamo parlando di una radice di 15/20cm che sostiene un tubo lungo mediamente 6/7 metri!
Finchè eravamo a quattro zampe non esistevano problemi: i visceri stavano appesi al filo dei panni e la forza di gravità era ben suddivisa sui quattro arti.
Poi, due milioni di anni fa abbiamo deciso che era meglio camminare su due zampe…e ci siamo complicati la vita!
Nel passaggio da quadrupedi a bipedi, la radice dell’intestino è rimasta attaccata alle vertebre lombari ma l’intestino si è ammassato su se stesso.
Questo “ammucchiamento” ha reso più complicata la gestione del transito intestinale, dal momento che la forza di gravità, che tende a portare verso il basso tutto il pacchetto viscerale, è aiutata in questo compito dal diaframma che ad ogni atto respiratorio spinge in basso i visceri.
Oltre alla quotidiana lotta per combattere la forza di gravità che cerca di spiaccicarci al suolo come delle frittelle, il nostro corpo è costretto ad uno sforzo ulteriore per mantenere il buon funzionamento degli organi interni che continuano ad essere dei panni messi a stendere su un filo verticale!
L’osteopatia, che si occupa di risolvere i problemi legati alla riduzione e alla limitazione del movimento di un qualunque segmento corporeo e delle sue interazioni, cerca di aiutare il lavoro dei visceri agendo proprio sul “filo dei panni”, in modo che il corpo possa funzionare meglio nonostante la scelta dell’essere bipedi!
Concludo l’articolo di oggi con delle foto nelle quali potete vedere Scrocknroll mentre dimostra praticamente l’argomento di oggi