di Renzo Spanu. Nel mio piccolo, vorrei porre l’attenzione su quelle che sono le bufale nell’ambito osteopatico e fisioterapico.
Oggi comincio con quelli che io chiamerò “ausili miracolosi”.
FALSI MITI: LA SCHIENA DRITTA
Basta fare un po’ di zapping per trovare reclamizzato ovunque un ausilio che promette le seguenti cose:
- aiuta a raddrizzare le spalle e la schiena
- allevia i dolori muscolari
- allevia i dolori cervicali
Di cosa stiamo parlando? Di una specie di “gilet” da indossare che, attraverso un incrocio di fasce più o meno elastiche, dovrebbe sostenere e aiutare la muscolatura della colonna dorsale
PERCHÉ È UN FALSO MITO?
Perché, innanzitutto, è uno strumento passivo. Equivale all’indossare una pancera per sembrare più magri ed entrare nel vestito di quando vi siete sposati. La pancera non toglie i chili in eccesso: li spiaccica e li comprime. Ma quando togliete la pancera, i chili stanno lì, pronti a sbucare fuori.
La stessa cosa vale per la fascia raddrizzaschiena: è un ausilio passivo. Vi tiene dritti come vi terrebbe dritti un palo legato alla schiena.
Nessun muscolo si attiva per migliorare la postura. Nessuna articolazione lavora attivamente per correggere i difetti delle curve vertebrali.
Tolta la fascia, tutto torna come prima. Anzi: la fascia, sostituendosi alla muscolatura attiva, nel lungo periodo peggiora la situazione.
Per il semplice fatto che rende ancora più deboli i muscoli che dovrebbero svolgere ATTIVAMENTE il ruolo di erettori della colonna vertebrale dorsale.
E ALLORA? CHE COSA POSSO FARE PER I MIEI DOLORI E PER LA MIA SCHIENA CURVA COME QUELLA DELLA STREGA DI BIANCANEVE?
La prima cosa è rivolgersi a un professionista che si occupi di rieducazione posturale secondo Mezieres. Mi riferisco al fisioterapista che, a tutt’oggi, è l’unica figura professionale autorizzata a lavorare su tutte quelle situazioni che riguardano i dolori vertebrali e la modificazione delle curve della colonna vertebrale.
MA COME PUÒ LA RIEDUCAZIONE POSTURALE AIUTARMI A STARE PIÙ DRITTO CON LA SCHIENA?
La rieducazione posturale secondo Mezieres lavora su due binari.
Il primo riguarda la propriocezione: ovvero, far sì che il paziente impari ad “ascoltare” il suo corpo ed a percepire e correggere in tempo reale le posizioni non adeguate. Affinare la propriocezione significa anche migliorare la propria deambulazione e lo svolgimento delle attività quotidiane!
Il secondo binario è quello su cui marcia un lento ma progressivo miglioramento dell’elasticità del tessuto connettivale. Un muscolo ben mantenuto e ben allenato riesce a svolgere in modo ottimale la sua funzione che è sia di contrazione sia di tenuta.
Al contrario, un muscolo poco elastico o poco allenato non è in grado di reagire adeguatamente agli stimoli della vita quotidiana, primo fra tutti la forza di gravità che tende a spiaccicarci al suolo come frittelle.
Piccola nota finale che riguarda questi falsi miti e questi “ausili”: il fatto che siano venduti in tv o in farmacia non modifica assolutamente il fatto che possano inadeguati se quello che si cerca è un reale e valido miglioramento della situazione della propria colonna vertebrale!